venerdì 22 agosto 2008

Doppia storia di una poesia.

Durante il viaggio in Chiapas mi è capitato di partecipare ad una festa.
Nel caracol di Morelia, come in tutti e 5 gli altri caracol (che poi sarebbero in un certo senso le regioni zapatiste) si festeggiava il terzo anniversario della fondazione di queste strutture amministrative.
3 giorni di festa tra il 7 ed il 9 agosto.
In queste giornate, come carovana internazionale, abbiamo organizzato uno spettacolino ed in questo spettacolino abbiamo inserito un paio di poesie.
Una spettava a me.
Mi è venuto di leggere un testo che avevo scritto al ritorno dalla Palestina, e chiaramente per leggerlo in terra messicana andava tradotto in spagnolo.
Mi hanno coadiuvato in questo lavoro Raul (spagnolo di Madrid con conoscenze linquistiche italiane) e Karla (messicana di Città del Messico).
E' stato bello ed emozionante.
Ecco il risultato con la doppia versione italiana e spagnola del testo.




"Piccole gocce"

Siamo vicini come piccole gocce d'acqua in un catino,
siamo la voce di un bambino che
ripete per mille volte la stessa parola, e
che allo sguardo indispettito dell'adulto
risponde con un sorriso, siamo il viso
di una vecchia in un villaggio che ci rinfresca con
l'acqua di un secchio, siamo una tavola
imbandita di mosche ed amore,
siamo il coraggio di vivere che non muore,
siamo una voce stentata che racconta e
non smette di narrare, siamo piccole gocce
d'acqua dolce che non si disperdono nel mare,
siamo il coraggio di amare,
barche controvento, lo spavento rientrato nel porto,
un viso rugoso ma aperto, un check point abbandonato,
uno sguardo vissuto, siamo un coro di voci di bimbi,
e bella ciao, e partigiano portami via,
siamo gocce d'acqua fresca su labbra assetate,
siamo le risposte non date che cercano la giusta domanda,
siamo un io ed un te, siamo un noi,
siamo quel bacio che ha
finalmente trovato la strada

siamo piccole gocce d'acqua in un catino,
siamo quella sete finalmente dissetata,
siamo una notte che piano diventa mattino.




"Pequenas gotas"

Estomos ton cerca como pequenas gotas de agua en un cantaro,
somos la voz de un niño que repite mil veccos la misma palabra
y a la mirada molesta del adulto responde con una sonrisa
somos el rostro de un'anciana de un pueblo ques
nos refresca con el agua de una vasija
somos una mesa invalida de moscos y amor
somos el coraje de vivir que no muere
somos una voz cansada que cuenta y no para de narrar
somos pequeñas gotas de agua dulce que no
se disperden en el mar
somos el coraje de aimar, barcos controvento,
el miedo regresado al puerto, un rostro arrugado pero abierto,
un reten abandonato, una mirada vivida
somos un coro de voces de niños
y bella ciao, y partigiano portami via
somos gotas de agua sobra labios sedientas
somos la respuesta no data che busca la pregunta correcta
somos un y, un tu, somos nosotros
somos el beso que finalmente ha encontrado su camino

somos pequeñas gotas de agua en un cantaro
somos aquellas sed finalmente saciada
somos la noche que, lentamente, se convierte en dia.



(nota: nella mia ritrascrizione in spagnolo ci sono probabili errori
e non trovando la n cedigliata mi sono limitato a mettere n ovunque:
es nino che non è nino ma nigno in lettura)

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