martedì 22 luglio 2008

altro dal 17 luglio - in tacito silente



Silente sto,
a cavallo di un soffio
a lenta luna, in sella
alla fortuna che mi culla.

Silente sto,
tra la scia di una lucciola
il ragno che ci tesse
le curve di una esse
e dei tuoi fianchi, per
tutti quei mi manchi
a bocca chiusa,
silente sto.





Piuma che sogna il volo
volo sul punto di salpare
tra cielo e mare

morbida di certo
e la prova sta
nei miei sogni che
non posso svelare

ma che, giuro, vale
la pena di sognare.


lunedì 21 luglio 2008

17 LUGLIO 2008 ------- IMAGO



Grazie a Pasquale Martino
in arte Pasquino
abbiamo la possibilità di vedere altre imagini
della serata di poesia
del 17 Luglio.



E finalmente la famosa performance di Fabio Feliziani



E con Mara come la mettiamo?

venerdì 18 luglio 2008

17 LUGLIO 2008 ------- GRAZIE A TUTTI



Grazie a tutti
è stata una bella serata di poesia notturna
scorsa nel modo giusto e con la giusta atmosfera,
tanti tasselli poetici per formare il mosaico serata
tante piccole notti per fare una notte unica
e via, giù di metafora fino ad un'alba metaforica.

In realtà non abbiamo fatto tardissimo e tanti siamo rimasti
a commentare, parlare, dire, esprimere altro ed altro ancora.

Questa nostra esperienza di luglio non resterà unica
ma avrà seguiti e trascinamenti vari.

A presto
Giuseppe
Verso Libero



Questa notte di inganni svelati
me la porto sul petto, fa sentire
importante il tramonto per averla iniziata
mentre l’alba sgomenta e distratta
non voleva venire.

Sono angoli che colorano sfondi
e non fanno confine, sono tratti
di umori diversi che si sanno riunire,
e tasselli di frasi e memorie
dipinte con stile.

Lo stile di chi ha modo e maniera
e non si vuole scordare,
che se la vita è possibile un giorno
indietro non si può più tornare.


mercoledì 16 luglio 2008

La sincerità del ladro

Ma che strano scherzo di labbra e parole
e se ti rubano un bacio
ti ritrovi con un bacio in più

e se ti danno tutto l'amore
ti ritrovi con una vita in meno

(il ladro a volte è più sincero)


lunedì 14 luglio 2008

Trilogia in versi e segnali


(ringrazio per le foto amazzoniche
Silvana Campanini, viaggiatrice,
poetessa, sindacalista, lettrice,
e fotografa di emozioni)




Frutti maturi, acerbi
frutti coi vermi
frutti da cogliere
sui rami più alti,
difficile poterli vedere
frutti che ti cadono addosso
e li devi soltanto gustare

e come chi guarda
la luna, sto, sotto
l'albero dei limoni
in ascolto di suoni
e segnali.


**********

Vale un saluto
due parole
un respiro
due silenzi
un'attesa
tre sorrisi
un come stai
due anch'io
certi vorrei

ho capito, lo so
sei come sei
per sei trentasei
quasi che semmai

poi parole sparse
tra un a presto
e certo lo sai

infine un vuoto
che colma,
che so e che sai
tra un addio
ed un a poi.

*********

Scalda l'aria stanca
un tango, un tanga,
un'anca lenta

Suda nuda in bermuda
la mia arsura, divisa
tra un attimo ed
il tuo corpo morbido.

venerdì 11 luglio 2008

Piazza Navona ed il solito Caimano di passaggio

Tra Piazza ......

E che sia festa
l'istante rebelde
il verbo che offende
comune senso del pudore
e delicata morale
delle puttane ad ore
di regime.

Ma che sia festa
la comunanza di intenti
anche volgari
mai più latenti
la ressa dei sensi

quelle voglie indecenti
anche ingombranti
mai soccombenti
mai dissolventi
mai più latitanti.

Ma che sia una festa
per mettere assieme
la cesta, le ceste
di questo ingombrante
presente.




....e Tango!!!


Ed il tuo tango
metafora infinita
da ballare svestita

per farti trascinare
nell'oltre dei tuoi oltre
dove nulla si nega

ed il quelle ore
senza starci a pensare
stracci tutti i legacci
col pudore

***
Delle tue dita
non posso farne
a meno

della tua anima
fra le dita
non potrò mai
fare a meno

fare a meno di
come mi sento
negli oltre
e nei poi

che non posso
e tu puoi
****

e dissolvo
sognando
fili di nebbia
linee di te
morbidi vorrei
che io non dico
e tu sai

mercoledì 9 luglio 2008

Piano e piani



E poi vennero angoli e curve
a mutare e smussare
ciò che rette e segmenti
avevano reso al quotidiano

e poi suoni di piano
a dargli altro tono.



martedì 8 luglio 2008

L'impronta Rom


Sono imprigionato e schedato
sfrontato e mai domo
ancorato al futuro

trapiantato, potato e stappato
come in feste notturne
in gerle di grano maturo

strappato per quel caldo pane
che offro con dita inchiostrate
a te zingaro, nomade, rom
rumeno, bambino, tzigano

antico violino in scadenza
stuprato oltre ogni decenza.

venerdì 4 luglio 2008

Nettare e Miele




Ti abbraccio che è sera
e poi quasi notte ed
il calore che ho dentro
non sa più svanire.

Ti abbraccio più forte
per via che quel fiore
voglio piano odorare
e sfiorare, nettare e miele.

giovedì 3 luglio 2008

E-mail di resoconto al rientro dal viaggio in terra di palestina





Ciao a tutti, questa mattina dopo una nottata nel treno Milano- Roma sono ritornato a casa. Con tante immagini visi pensieri idee e comprensione in più, tante ma difficili da esprimere in questo momento anche per via che non sono lucido commentatore a sangue freddo figuriamoci a sangue caldo.
Ho negli occhi luoghi e muri strade e check point, persone in fila paziente e soldati armati con fucili puntati ad altezza d'uomo e colpo in canna.
Sorrisetti d'occasione ed ampi sorrisi disponibili.Tutto negli occhi.Strade “preferenziali” ed orrori di abitati "insediati" sulle colline davanti a paesi e minareti. Muri che proseguono e circondano persone e vite ed esistenze e possibilità di vivere esistenze. Gabbie e prigioni, laboratori di odio li ha chiamati una ragazza palestinese. Persone che vogliono dire una parola o che in serate particolari ti raccontano la loro vita nuda e senza altro se non il proprio dramma interiore.
Esistenze strappate e chiuse, ma tenaci e pazienti nel resistere, nel non lasciare il loro luogo o nel volerci ritornare conservando chiavi e sogni e speranze.
Una lenta resistenza quotidiana condivisa da gruppetti di volontari che vivono loro fianco a fianco, vivendo la loro vita, i loro sogni e le loro speranze. Villaggi che non si arrendono e campi profughi che non si rassegnano.
Vedere poi i bambini danzare le danze del loro sogno e di una possibile vita diversa fa sperare. Li abbiamo visti in un campo profughi ed in una festa in un villaggio. Passione e vita e speranza, sempre queste parole tengono viva la strada e la rendono praticabile a chi la vuole percorrere fino in fondo con la stessa passione e la condivisione e l'amore senza cui non ha senso neppure entrarci su quella strada.
Disordinato lo so ma sono questo e per avere un qualcosa di organico dovrete attendere il momento dell'ordine razionale dopo il disordine delle passioni e del cuore aperto.
Progetti di ogni tipo si muovono su quel terreno, non tutto risulta chiaro e condivisibile fino in fondo, ognuno ha il suo tono interiore ed il proprio modo, ma se a volte è brutta cosa altre è cosa umana, e bisogna crescere in questo meccanismo di intreccio fra egoismi e solidarietà.La linea di confine non la so.
So che di linee di confine ce ne sono una barca in terra di Palestina. Percorsi, muri, particolarismi, strade preferenziali, interessi personali, oppressi ed oppressori. Ma attenzione ad omettere la messa a fuoco delle sfumature. In questo viaggio è emersa anche un'anima israeliana che va amata con la stessa energia. Un'anima pacifista e giusta, la vera “strada dei giusti” forse passa in quella zona di Israele. Ta'ayiusc: si chiama così l'associazione israeliana che si batte assieme a chi subisce le ingiustizie dalla parte degli oppressi.
Ho negli occhi una giornata trascorsa per un approvvigionamento idrico di un villaggio palestinese, sovrastato come spesso accade da un insediamento di coloni. Un pozzo da riempire di acqua con il timore che i coloni vengano giù ad impedirlo per togliere anche il diritto all'acqua. Si è andati noi, gruppetto di italiani sparsi fra varie regioni ma con una ragione unica (perdonatemi questo elementare gioco di parole), loro ,i pacifisti israeliani, e soprattutto gli abitanti del villaggio con le loro semplici tende(le case sono state già demolite dai coloni), le loro pecore (spesso uccise dai coloni), la loro ospitalità (che nessuno è ancora riuscito a strappargli dal cuore)……

mercoledì 2 luglio 2008

Alla vita


(Perito Moreno, un ghiacciaio che sta morendo)






Sei inno e passione
il sole e la luna
la brina che bagna
di prima mattina
il corpo che urla
e che suda
che ama sudando
che urla tacendo

Tenerezza e stranezze
che ho dentro
brezze di luna e
sole che s'alza
è tutta per te
questa danza.