domenica 17 agosto 2008
(Città del Messico, 16/08/2008. Tracce in versi di una Caravona Solidale:los Zapatistas no estan solos)
Dignitá rebelde, nostra voce
cuore dimenticato, vita vissuta
comida condivisa,
é il camino por donde vamos.
E si chiama Chiapas
questo volo orizzontale
in cui non resta altra scelta
se non quella di lasciarsi portare
di essere liberi per tutto l'intero cammino.
E siamo liberi solo se liberi lottiamo
se amiamo liberi, se scordiamo
chi siamo stati e chi siamo.
Lingue diverse, diverso parlare
che misurano il metro dello
stesso padrone.
Trabajamos unidos e siamo liberi
solo se liberi amiamo, se liberi
tra liberi, amanti riamati
cuori sbandati mai allo sbando.
Come sporgersi alle zanzare
senso ritrovato del canto
lacrime e fiele.
E siamo liberi nell'attimo
in cui partiamo, nell'attimo stesso
in cui ci lasciamo partire,
Carovana di emozioni a salire,
è il camino por donde vamos.
Tra giaguaro, serpente piumato,
e l'oligarchia del denaro.
E siamo libere lingue, liberi occhi
che si sanno guardare, libere bocche
che si sanno parlare e tacere,
e stringere forte fino a fermare
il respiro per poi farlo volare,
Carovana di emozioni a scalare.
Che si chiami potere globale,
logica del capitale,
sindrome opaca da multinazionale.
Un silenzio che non fa parlare,
compañera non tiene le lacrime al cuore,
é il cammino del Chiapas,
é il camino por donde vamos.
E non si è soli, no estan solos
liberi amiamo, se liberi lottiamo
e sappiamo liberi scegliere
una volta per tutte
gli occhi giusti in cui
specchiare chi siamo
siamo stati e saremo.
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