venerdì 29 agosto 2008

Tierra adentro



Dove l'incontro ti incontra
e si incontra, ed hai un nome
sempre in punta di lingua

sulle labbra, nel convergere
attento sopra un testo già scritto
o da incidere a strati

con un sorso più caldo
da tenerlo da conto
verso altri momenti

fiati lenti, circolari
attenzioni, mentre fuori
si fa pioggia e poi sole

insorgente, caldo a rate
e nel silenzio di chi sta
ad ascoltare

da buona ruffiana o comare
ti apparecchia al dissenso
ti riscalda all'amore.

Tierra adentro, l'indirizzo lo sai
e ci vai, se vuoi coniugare
le voci scostanti del
verbo incontrare.

giovedì 28 agosto 2008

Boca del Cielo

E poi il mio mare
con tutte le sue rime
danze di onde
assonanze profonde
fiati di vento
sentimento lento
ed io per te invento
quei passi che tu
non mi chiedi,
ma vuoi.




In quei lenti adagi di
terra stretta, laguna
e riflesso da un lato

onda lenta e riflusso
di onde, oltre modo

lingua lunga che lecca
col sole altro sole
con la sabbia altra sabbia
col sale altro sale

e resta ferma la vita
le dita tracciano segni
come appunti fatti
di prima mattina,
di aria e di acqua marina.

mercoledì 27 agosto 2008

Palestina in versi : Mahmud Darwish






ROMA VIA SABELLI 167 SAN LORENZO
GIOVEDì 28 AGOSTO ORE 21.30


martedì 26 agosto 2008

Astemio



Ubriaco senza averti bevuto
alzo il calice vuoto
e saluto

lunedì 25 agosto 2008

vocazione alla notte


Vocazione alla notte
un'invocazione
ha risorse infinite
questo stuolo di
stelle nel cielo

resto appeso allo stelo
fermo immagine estremo.

e questa poesia che sono stato felice di trovare
inserita sul blog di Marco Brancia

http://nonavevoleparole.blogspot.com/


NOTTE DI INGANNI SVELATI


Questa notte di inganni svelati
me la porto sul petto, fa sentire
importante il tramonto per averla iniziata
mentre l'alba sgomenta e distratta
non voleva venire.
Sono angoli che colorano sfondi
e non fanno confine, sono tratti
di umori diversi che si sanno riunire,
e tasselli di frasi e memorie
dipinte con stile.
Lo stile di chi ha modo e maniera
e non si vuole scordare,
che se la vita è possibile un giorno
indietro non si può più tornare.


che dava seguito alla precedente

NOTTE DI INGANNI

La sento che respira
forte sul mio collo

mi slega e lega al buio
impedisce il sonno

con morsi o con carezze
mi accorda ai suoi non sensi

mi resta dentro a strati
questa notte d'inganni

venerdì 22 agosto 2008

Doppia storia di una poesia.

Durante il viaggio in Chiapas mi è capitato di partecipare ad una festa.
Nel caracol di Morelia, come in tutti e 5 gli altri caracol (che poi sarebbero in un certo senso le regioni zapatiste) si festeggiava il terzo anniversario della fondazione di queste strutture amministrative.
3 giorni di festa tra il 7 ed il 9 agosto.
In queste giornate, come carovana internazionale, abbiamo organizzato uno spettacolino ed in questo spettacolino abbiamo inserito un paio di poesie.
Una spettava a me.
Mi è venuto di leggere un testo che avevo scritto al ritorno dalla Palestina, e chiaramente per leggerlo in terra messicana andava tradotto in spagnolo.
Mi hanno coadiuvato in questo lavoro Raul (spagnolo di Madrid con conoscenze linquistiche italiane) e Karla (messicana di Città del Messico).
E' stato bello ed emozionante.
Ecco il risultato con la doppia versione italiana e spagnola del testo.




"Piccole gocce"

Siamo vicini come piccole gocce d'acqua in un catino,
siamo la voce di un bambino che
ripete per mille volte la stessa parola, e
che allo sguardo indispettito dell'adulto
risponde con un sorriso, siamo il viso
di una vecchia in un villaggio che ci rinfresca con
l'acqua di un secchio, siamo una tavola
imbandita di mosche ed amore,
siamo il coraggio di vivere che non muore,
siamo una voce stentata che racconta e
non smette di narrare, siamo piccole gocce
d'acqua dolce che non si disperdono nel mare,
siamo il coraggio di amare,
barche controvento, lo spavento rientrato nel porto,
un viso rugoso ma aperto, un check point abbandonato,
uno sguardo vissuto, siamo un coro di voci di bimbi,
e bella ciao, e partigiano portami via,
siamo gocce d'acqua fresca su labbra assetate,
siamo le risposte non date che cercano la giusta domanda,
siamo un io ed un te, siamo un noi,
siamo quel bacio che ha
finalmente trovato la strada

siamo piccole gocce d'acqua in un catino,
siamo quella sete finalmente dissetata,
siamo una notte che piano diventa mattino.




"Pequenas gotas"

Estomos ton cerca como pequenas gotas de agua en un cantaro,
somos la voz de un niño que repite mil veccos la misma palabra
y a la mirada molesta del adulto responde con una sonrisa
somos el rostro de un'anciana de un pueblo ques
nos refresca con el agua de una vasija
somos una mesa invalida de moscos y amor
somos el coraje de vivir que no muere
somos una voz cansada que cuenta y no para de narrar
somos pequeñas gotas de agua dulce que no
se disperden en el mar
somos el coraje de aimar, barcos controvento,
el miedo regresado al puerto, un rostro arrugado pero abierto,
un reten abandonato, una mirada vivida
somos un coro de voces de niños
y bella ciao, y partigiano portami via
somos gotas de agua sobra labios sedientas
somos la respuesta no data che busca la pregunta correcta
somos un y, un tu, somos nosotros
somos el beso que finalmente ha encontrado su camino

somos pequeñas gotas de agua en un cantaro
somos aquellas sed finalmente saciada
somos la noche que, lentamente, se convierte en dia.



(nota: nella mia ritrascrizione in spagnolo ci sono probabili errori
e non trovando la n cedigliata mi sono limitato a mettere n ovunque:
es nino che non è nino ma nigno in lettura)

martedì 19 agosto 2008

Ciao Daniela


Un saluto a Daniela
che non c'è più.
Ieri salutata spero che
tu sia più felice
ovunque tu ti trovi in questo momento
di ovunque in questa vita
ti sia capitato di vivere
e di viverti.
Ma ovunque tu ti trovi
a riviverti ed a rivivere
sappi che hai lasciato
tracce nei cuori di chi
ti ha conosciuto.
Ti abbraccio forte
sapendo che il mio abbraccio
non è il solo che ti sta giungendo
per vie, strade e percorsi
che non ci è dato sapere.
Giuseppe

domenica 17 agosto 2008

(Città del Messico, 16/08/2008. Tracce in versi di una Caravona Solidale:los Zapatistas no estan solos)




Dignitá rebelde, nostra voce
cuore dimenticato, vita vissuta
comida condivisa,
é il camino por donde vamos.

E si chiama Chiapas
questo volo orizzontale
in cui non resta altra scelta
se non quella di lasciarsi portare
di essere liberi per tutto l'intero cammino.

E siamo liberi solo se liberi lottiamo
se amiamo liberi, se scordiamo
chi siamo stati e chi siamo.

Lingue diverse, diverso parlare
che misurano il metro dello
stesso padrone.

Trabajamos unidos e siamo liberi
solo se liberi amiamo, se liberi
tra liberi, amanti riamati
cuori sbandati mai allo sbando.

Come sporgersi alle zanzare
senso ritrovato del canto
lacrime e fiele.

E siamo liberi nell'attimo
in cui partiamo, nell'attimo stesso
in cui ci lasciamo partire,
Carovana di emozioni a salire,
è il camino por donde vamos.

Tra giaguaro, serpente piumato,
e l'oligarchia del denaro.

E siamo libere lingue, liberi occhi
che si sanno guardare, libere bocche
che si sanno parlare e tacere,
e stringere forte fino a fermare
il respiro per poi farlo volare,
Carovana di emozioni a scalare.

Che si chiami potere globale,
logica del capitale,
sindrome opaca da multinazionale.

Un silenzio che non fa parlare,
compañera non tiene le lacrime al cuore,
é il cammino del Chiapas,
é il camino por donde vamos.

E non si è soli, no estan solos
liberi amiamo, se liberi lottiamo
e sappiamo liberi scegliere
una volta per tutte
gli occhi giusti in cui
specchiare chi siamo
siamo stati e saremo.

lunedì 11 agosto 2008

(Moyes y Gandhi - territorio del municipio autonomo en rebeldia Ernesto Cheguevara)


Farfalle gialle, mariposas amarillos
tra fango, fiore, erba, ombra e cielo
tracce di tanto quanto e di otra vida
tracce di un cuore, tracce di un mondo
che se anche ferito non scompare.