mercoledì 8 aprile 2009
“50 Eligio 50”
Dici del vino, canto della terra verso il cielo
bicchiere lento a labbra, e gesto a cuore
dici di latino, politica, filosofia,
storia, sindacato, un po’ d’utopia
e di ciò che t’offende, il senso della vita,
ma senza mai divenir maiuscolato
sempre con il piede poggiato nell’amore,
nel senso più umano dell’agire, del vivere,
pensare, e poi in prosa, poesia,
in enofilosofia, tutto a seguire
come un cane ad un gatto, un gatto ad un topo
un topo col muso ficcato nel formaggio
gustoso della vita, da spartire con chi vale la pena,
senza mezze misure, senz’altro da dire,
se non quello che viene dalle budella
attitudine al fecondo contrasto, a vita e amore,
a masticare quel certo rosso vino,
ma se qualcosa non riesci a dire
stai sicuro che di anno in anno
di gesto in gesto, di ribellione in ribellione
la nostra memoria singola e plurale
è fatta sempre e solo
per ricordarci ricordare.
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