sabato 15 novembre 2008

Onda su onda



Senti, la piazza
si riempie di
volti e tende
di fiati nomadi
carovana di
sabbia e mare
onde anomale
alte maree
gocce di brina
pioggia e poi
bufera, come
vento su grano
senso su fiato
sguardo su
occhio allertato
a cercarsi cercando
ondeggiando
in un onda su onda
una a seguire
l'altra a intuire
e senti, la piazza
si fa colma
abbraccio più forte
serenata di acque
profonde
come lo sono le onde
anomale nell'essere
parte di un tutto
da cui parte
altro tutto, con
il tratto di fiato
allertato ad altro
guado, ancora
mai incontrato
e la liscia possibilità
delle parole,
come onda che
prende e lascia
alza i piedi nel nulla
e poi li adagia,
in maniera sensuale
verso un chi sa quale
inespresso finale.


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