mercoledì 28 settembre 2011

PANTELLERIA

(PANTELLERIA)

Ti sfiori il vento, ti celebri l'altura.


Se urla, tace, torna, veloce, voce lenta,
si attacca ai piedi, vite, cappero e ulivo


e sai di terra, aggrappata al cielo.


Ti soffi l'aria sulla pelle di lava


colata, scoglio, cala, balata liscia


attenta, di mare e sponda.




La via che curva a curva ti cinge


i fianchi, ti carezzi l'onda, cuore


pescatore, animo coglitore,


di acini e sale, di uva ad appassire


d'un forte dolce, aspro e alto sapore


passito, cappero e mare, pescato da limare
carro maggiore, se conti i passi trovi la polare,


torni indietro sei orsa maggiore.




Ti sfiori il vento sulla pelle scura,


la tua valle dell'uva, il solare salare,


d'ulivo, mirto e vite. Ti rasento,


di nera dura lava ti circondo


pinna fuori dal branco ti carezzo il fianco


passito, cappero e mare, ostinata e restia
al dimenticare, appuntami nei sensi


che ti voglio amare.

(Domenica 18/09/2011 Giuseppe Spinillo)





































































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