tracce di una sdolcinata dulcinea
che scalcia nel cuore e strappa pulci
alla malinconia di un qualche dopo
Se tu segui
la linea della vita
la scia di un amore
il tuo petto che
gonfia il respiro
il tuo cuore che batte
nei tuoi occhi
una lacrima sola
proverà che lo ami
ed un bacio che
asciuga il tuo sguardo
ti dirà che ti ama
e verranno
nude notti infinite
a portare nell'oltre
la scia di un amore
di zucchero e sale
**
Un amore di zucchero e sale
fa l'amore sugli argini
un amore di zucchero e miele
mi ritocca nei margini
un amore di zucchero e bile
e mi invento oltre i limiti
**
E se le labbra cercano parole
che non trovano
E se le labbra baciano
e se tutto scivola
mi aggrappo alla notte
al suo corpo
alle linee di febbre
alla richiesta ultima
di godere l'istante
che oltre non c'è
più niente.
(alla pioggia)
Mi piove sul viso scoperto
mi piovi sul viso
Mi bagno i capelli ed il collo
mi bagni le labbra
Scrivi il testo, la musica, il gesto
mi scompigli i ricordi
(intuiti serali)
Non è aria spenta,
quella che mi libera il fiato
che mi mescola il sonno
e tutto quanto non si
lascia riamare.
Non è spenta aria,
quella miscela di
musica e vento
di pane ed incenso
è tutto quanto
mi riesce intuire.
E se poi batte piano,
mare calmo, e verso
sera, si alterna,
ossidiana di versi
a sfumare. in quella
identica sera, ora e
per sempre,
spengo il buio,
tutto il buio.
E tra un attimo
sono da te
atto impuro
pulito
come fiocco
di neve
salato
e poi lecco
il mio bacio
insaporito
di te.
Soffiami dentro
altra notte che
questa è stordita
e troppo letale
Ho un bicchiere
ampio e vuoto
scegli tu con che
vada riempito
Sto tornando
mi sono più volte
fermato
sul tornante sbagliato
Poi ho scambiato
le mie cose di ieri
con bicchieri del tuo
fuoco per gli occhi
E da dove ora sei
se ti alzi di un palmo
già ne senti
l'odore richiamo
Inseguo la notte
seguo tracce
sento eco di passi
mi rincorro
dammi il tempo
il tuo tempo
sono miei
quei sassi
sul tuo vetro
strappa il nesso
sono io il
manifesto
elettorale
votami e
fammi votare
sai il mio nome
numero e posto
dove potermi trovare
so aspettare
la nuova armonia
di quei giorni a venire
e sparisco con te
con il cardine della porta
che non si apre
con la scadenza
del mio sogno
mutuo a scalare
col plantare che
mi scardina il tallone
zoccolo fisso del
mio umore
di achille mascherato
da tartaruga
di ruga mascherata
da viso snello
di cappello gettato
a prendere posto
ma sul treno sbagliato
così sparisco
da me,da te
e dalle rime che
a fatica gestisco
se mi ritrovo
da solo,senza te
sparita da me
E la notte andò
ed andarono le costellazioni
le parole presero
la stessa strada
la musica si
prese confidenze
le danze si finsero vento e
spazzarono il cielo
e la luna si finse
arcobaleno e si
sparse a caso
ma le note
strapparono la pelle
e le parole fecero
il contropelo
ed immagini lanciate
in mare impararono
a nuotare
il vino fece da buon comare
e la musica
gli fece controcanto
ed il canto si prese le
parole delle poesie
e le poesie si presero
il respiro dei passanti
ed i passanti si
fermarono a dissentire
a sentire il tempo fermo
gran giullare.
solo un bicchiere sbeccato
riesce a sapere fino
in fondo cosa vuol dire
viverlo appieno quel sorso
morbida leggerezza
che sfiora come brezza
biricchina e curiosa
monella vagabonda
anarchica e sensuale
sai senza sapere
di me che dico senza dire
baciando le non bocche
di tutti i non parlare