mercoledì 6 febbraio 2008

Elogio della timidezza

Se mi spoglio del timore di
mostrare ben chiara l'emozione
che mi da il voler dire senza saper dire
l'aver dentro temendo di affacciare fuori
il costruire sogni
troppo leggeri per fermarsi a terra,
troppo pesanti per prendere il volo
se non mi vergogno del mio rossore interiore
se lo lascio spandersi sul viso come
fanno i bambini colti con le mani nella marmellata
per troppa gola e poca ragione per
troppo amore e poco timore
per troppo colore e poco bianco e nero
e se smetto di avere paura
del mio antico pudore e mi faccio
spettinare dal vento e non provo
sgomento per le parole che
uscirebbero sole se, ma poi
non escono in quanto
ed alla fine il mio sguardo
ti guarda in silenzio e la smette
di cercare parole per riempire
e ragioni su cui poggiare
sì, se solo potessi smettere
di essere la corretta porzione
di mente sana e ti facessi capire
che sono sempre un passo
oltre ciò che dico.

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