Domanda di giornalista/Fazio "E' favorevole al referendum sull'accordo? "
Risponde Sacconi/Cetto La Qualunque "In generale credo che si debbano superare tutte le forme di democrazia diretta. Ormai ci confrontiamo con paesi che hanno processi decisionali velocissimi, penso al Brasile, alla Cina, alla Russia"
Domanda di giornalista/Fazio "Le sembrano tutti modelli di democrazia?"
Risponde Sacconi/Cetto La Qualunque "No, però è così. Per questo dico che non c'è tempo per le decisioni assembleari, tanto più per le relazioni industriali".
e come il noto sindacalista Mauro M. ha fatto notare alla plaudente platea mancava solo: Ndu culo ndu culo ndu culo
Sorpresi dall'abile mano di un noto paparazzo romano (Fabio F.) un personaggio della politica (Walter D.),leader di un partito che fu, ed uno di un sindacato dalle molte G. (Roberto L.), accanto a cui scorgiamo, non senza una certa sorpresa, un'esponente del sindacalismo milanese (Silvana C.) di cui abbiamo spesso trattato su queste pagine.
Contenuto stupore tra la stampa e la satira di costume che saprà trarre una dovuta lezione di vita dalla crudezza di questa immagine. (scattate con indomito coraggio dal fotochimico Fabio F.)
Strappati tutto di dosso i limiti, le mappe, gli odori le convenzioni, le latitanze, i torpori strappati di dosso i dolori le tristezze, i sentori che ti fanno pensare che è troppo il peso da portare sul viso strappati i vestiti le illusioni, i malori le sentenze, le risposte i furbi modi di fare strappati di dosso i confini che ti fanno sentire tutto stretto strappati le nostalgie i sentimenti a soffietto il doppio petto esistenziale la carta astrale che ti fa sentire tutto scritto strappati dal foglio su cui poggi i tuoi piedi e dopo averlo strappato strappati le domande già fatte e rifatte e le fate che ti stanno a ridosso e diventa anche strega anche diavolo ed altra metà del buio fatti oltre e nell'oltre fatti indietro e rapina lo spazio dal diritto a definirsi senza spazio per ancora altro oltre e si riparte te lo dicono i sensi che se non sono già spenti sono sempre già pronti per saggiarti e farti saggiare per avere la voglia insaziabile di sempre altro sapore e tu non star lì ad aspettare strappati tutto il superfluo e non smettere mai di strappare.
Il capitano di una goletta che attraversava il mare tirreno ha fatto un'incredibile scoperta che ha trattenuto in una foto di incommensurabile valore culturale, politico che pare tutte le principali riviste di gossip si stanno litigando selvaggiamente. La proponiamo in anteprima mondiale senza commenti superflui che ne potrebbero dare un'interpretazione deviata e strumentale. Vediamo ritratti in una suggestiva postura il poeta Versolibero e la nota presentatrice e scrittrice Mara G. Il noto enofilosofo Eligio L. interpreta l'evento con una topica espressione di giubilo.
Conto una riga per dire una per sentirmi sentire le macchie disperse le impronte di dita che mi hanno insaporito la vita col loro essere la linea sul palmo verso cui vale la pena guardare
una per lasciarmi incantare da parole che rimbalzano tra le nuvole ed un sole ipotetico da cui ci faremo sempre incantare di gusto il sole del bello e del giusto
una per essere l’oltre oltre le righe, oltre quel sapore di vino divino, di verso che verso e che mi allunga, si allunga
una per aprire le mani e per quanto le possa contare e contare, ne avanza sempre qualcuna per via che non sono mai sole le mani che sanno contare la conta della vita che conta
ed una per la notte e le rime da condire e mangiare sempre in strada sempre in via è questo il trucco nascosto della poesia
ed una per essere chiaro chiaroscuro inessenziale contrappeso al banale a quello che pare, pare e prima o poi ci appare
ED UNA PER IL BOTTO GIANDUIOTTO DI SENSO E SAPORE, CONTURBANTE LANGUORE BELLA COSA, LA MIMOSA CHE CI ANNUNCIA DA STASERA IL LANGUORE DI UNA NUOVA PRIMAVERA
Ed una per cui presi il dente del giudizio e poi lo misi da parte, lo persi in disparte, che non si dica che la saggezza opportuna sia più saggia di tutto l’inopportuno che prova chi passa la vita a seguire le tracce di odore che sa intuire soltanto chi è vivo ed ha cuore.
… due righe due… Come e quali parole trovare per poi la frase giusta preparare e a te, Giuseppe, in due righe poterla dedicare! A te, Giuseppe caro, che la frase giusta da dedicare ad ognuno di noi sempre e con facilità (chissà perché?) sai sempre trovare! … due righe due… Compito arduo e difficile da fare ma tanto ti vogliamo ripagare delle belle tue parole che la giornata nostra vanno ad allietare! …due righe due… OK, forse ci siamo, si … ecco, ci siamo… … due righe due…
Un augurio affettuoso, sincero e speciale a TE possa arrivare e per 48 volte il tuo cuore toccare!!!
Ad un amico trovato, con quel suo modo di fare scanzonato, quel suo scrivere mai scontato, che mi lascia incantato, TANTI AUGURI.
Giuseppe… apri le mani…..conta le dita…..no, non bastano ma………AUGURI PER TUTTA LA VITA!!!
Giuseppino vien di notte Ma con le rime non fa a botte ! Ci fa viver la magia Viva viva la poesia !
Caro presidente,non ti curare di queste rime poco chiare, continua a scrivere come ti pare!
STAVOLTA FAMO IL BOTTO: QUA SUCCEDE IL QUARANTOTTO! E PERO' NON PAGO LO SCOTTO DI QUESTO INUTILE STRAMBOTTO: FRESCA DATA DI COMPLEANNO CON GIACCA DI LANA E CAMICIA DI PANNO DEL GIUSEPPE BUON SPINILLO UN POETA CON LO STRILLO. NON POSSIAMO CHE AUGURARE COSE BELLE, COSE CARE AL GIUSEPPE GRANDE AMICO COME QUEI DEL TEMPO ANTICO
A GIUSEPPE IL PRESIDENTE CHE DI TESTA E’ ECCELLENTE E COL CUORE LUI SA DARE LA POESIA E TANTO AMORE E PER QUESTO NOI AMICI SIAMO SEMPRE PIU’ FELICI
ORA SENTI IL NOSTRO CUORE BATTE PER TE FORTE CON AMORE
A Giuseppe da: un gruppo di fans sfegatati gigiellini
mercoledì 7 gennaio 2009
Cuoco che ti condisce suonatore che ti musica musico che ti suona medico che ti cura sarto che ti misura pittore che ti colora padrone che ti trattiene amante che ti perde amico che ti trova curioso che ti benda giocoliere che ti vola sadico che ti colpisce notte che ti stordisce sole che ti sveglia cavallo che ti nitrisce asino che ti raglia quello che ti conosce quello che sbaglia quello che non ci dorme quello che non ti dorme quello che ti si porge e se vuoi sai dove andare.
Non mi arrendo non mi arrendo non scendo non mi scado non mi scordo non svendo non le stacco le ventose dal vetro non mi volto non ci torno più indietro non mi arrendo non mi arrendo non stendo le mie braccia a quel cielo non asciugo la mia vita non la spendo non mi arrendo non mi arrendo non chiudo i miei sensi al futuro che non so non conosco non vedo non mi arrendo non mi arrendo e ci credo che domani ci sia e che sia altro domani da quello che vedo