Non lo so quante volte ho scritto una parola e poi l'ho cancellata con un dito
Come in un rito, ho finto indifferenza, nascosto nei cassetti le mie cose
Erano tuoi il cammino, un certo bacio, le pause, le paure e quell'abbraccio, tutto il non fatto, parte del non detto
Ma le nuvole hanno la testa nei poeti piovono forte, a volte, per giorni e mesi, poi, le senti tacere
e non so quante volte ho finto indifferenza ho usato prudenza ho fatto scienza dei modi di dire parsimonia del gesto uso composto del verbo senso adeguato del tempo
Ma le nuvole hanno la testa fra i poeti ed io che ho cancellato con un dito, come in un rito, tutto il non scritto, il non detto, da certa sabbia, in riva ad altro mare, dove ho visto il silenzio, e l'ho fatto parlare.
grazie a Mara per come ha reso il testi del Subcomandate Marcos grazie a Jack e e Marnie per come hanno musicato cantato e spettacolarizzato tanti momenti grazie a Mariarita per le traduzioni delle poesie in spagnolo e per la dolcezza con cui le ha rese grazie a Biagio per aver accolto l'iniziativa ed alla locanda Hermann per averla resa possibile grazie ai carovanieri ed a tutti quanti sono venuti a partecipare
abbiamo dovuto superare i più classici problemi di microfoni, voci diffuse e tanto di altro ma la serata ha avuto il suo corso ed abbiamo tutti fatto una nuova esperienza ed abbiamo preso qualche granello di conoscenza
un abbraccio a tutti ed un appuntamento per il 18 ottobre in via castelforte 4 per la serata ANTIRAZZISTA seguito ideale di questa serata
Clamoroso scoop, dei paparazzi sorprendono Giuseppe verso libero con una nota sindacalista milanese nel centro di Roma.
....una bizzarra folla di curiosi e passanti ha festeggiato l'evento!! si notano fra gli altri un enosindacalista di spicco ed un vecchio generale in pensione preso in una sua tipica espressione di stupore allegorico
leggile piano, leggera come piuma che sfiora come carezza amore come ti scivola accanto, felino, un qualcuno
come sai e come sei leggiti in loro con la leggerezza che hai quando ami ed amando scegli i tempi dello stare al tuo fianco, del sorriso e del pianto, ma leggiti e leggile piano come scende dall'albero il fiore della prima comprensione leggile piano, senza essere altrove, senza oltre, senza primo piano, senza altro scenario se non quello leggero del tuo leggere piano le lettere lente del tuo stupore
Lo vedi da te che il punto di incontro tra il mio, il tuo sguardo sta dentro ai tuoi occhi
non ci sono ragioni ulteriori se il mio scrivere lento fa scia da quel punto di incontro tutt'attorno, a cercare il confine, la maniera migliore, per farti capire
e lo vedi da te che il punto di incontro del mio, del tuo sguardo sta piantato, senza ombra di dubbio ben dentro ai tuoi occhi
Non li mangio i tuoi biscotti sono limiti di briciole sul petto sono lividi su questo inizio notte
non li mangio i tuoi biscotti la tua razza è fatta da chi se ne fotte sono rantoli di uova, burro e bile mescolati con fango, asfalto e miele additivi, ogm e rimasugli di un amore andato a male sono tracce di sudore, sangue e rabbia
non li mangio i tuoi biscotti con granelli di una sabbia tra le unghie preso a calci, pugni e sputi da una razza di animale che difende il suo potere da ogni vento che minaccia cambiamento
Una parola al giorno per dirti qualcosa una parola che lenta tratteggia, una per chi ci schiaffeggia, una linea un sentiero, una reggia un ti amo in punta di labbra, un sorso, un respiro un percorso, lentezza che beve, sguardo più lieve amante che sa quel sapore adagio, andante, più mosso conchiglia, messaggio in bottiglia, corde che asciugano panni, aria a volte anche il cuore e siamo parole, una al giorno per darci qualcosa, più del silenzio qualcosa, più del troppo parlare.
GIOIOSA-MENTE a ISCHIA Da 3 al 5 Ottobre Yoga, Pratiche e Meditazioni dinamiche, Giochi, Danze, Coccole e... Poesie.
In uno scenario incantevole, in un atmosfera aperta e gioiosa, vivremo momenti di benessere e di profonda condivisione cullati dalle acque calde termali. Per info prenotazioni(entro il 20/09) e-mail reec67@libero.it
Con gentile richiesta di diffusione grazie SHANTI Raffaella
La vita è lo spazio che va da non so chi sei a mi manchi.
Respiri, sospiri e sbadigli inclusi. Fare sesso da sconosciuti. Darsi numeri sempre sbagliati. Festeggiare i baci dati dandone il doppio da amanti lenti, lenti, perfettamente indigenti.
E poi mettere un segno per ricordare, il giusto punto, da cui ricominciare.